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Il Codice Etico

Il Codice Etico è uno strumento frutto di una elaborazione collegiale maturata e condivisa .

L’adozione del Codice Etico di Comunità Etica vuole essere uno strumento per garantire il rispetto dei valori condivisi tra gli associati, che aiuti nel perseguire quelli che sono anche gli obiettivi statutari.

Il Codice Etico è rivolto a tutti quegli uomini e donne che credono nel superamento di una visione meccanicistica, attraverso un nuovo illuminismo e un maggiore umanesimo capace di tornare ad essere “fedele alla terra e all’uomo” e mantenersi aperto a “sognare”. Un umanesimo planetario in cui scienza, tecnica e metafisica si intrecciano in modo sapiente per trovare la formula giusta tra la libertà del profitto e l’etica, una formula che consideri l’uomo in quanto persona e non come oggetto o numero. Con l’obiettivo di trattare ogni essere umano come fine e non come mezzo.

Abbiamo inteso come primo passo nel lungo percorso che ci accompagnerà nella realizzazione dei nostri progetti, codificare fin dall’inizio un nucleo essenziale di valori, già radicati in chi si è fatto promotore di questo grande progetto, come riferimento costante delle nostre azioni quotidiane, all’interno e all’esterno del nostro circuito associativo.

Abbiamo tradotto i valori in linee guida che indirizzino il nostro operare, disegnando un idoneo sistema di gestione e controllo interno, per la loro coerente attuazione e per favorire la loro capillare diffusione, nell’ottica di un miglioramento continuo.

E’ responsabilità di ogni membro dell’Organo di Amministrazione, di ogni Presidente Regionale e Provinciale e di ogni associato, osservare i principi e le politiche del Codice Etico nella conduzione di ogni attività, nella gestione delle relazioni all’interno del circuito e verso l’esterno, promuovendone la divulgazione oltre chè costituire, ognuno nel suo ruolo, esempio di concreta applicazione.

Rivolgiamo un invito a tutti coloro che si troveranno ad interagire a diverso titolo con il circuito di Comunità Etica affinchè favoriscano questo impegno, elemento essenziale per la realizzazione della nostra missione e contributo al progresso e alla realizzazione di una nuova visione economica nel contesto della nostra società

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giacinto Cimolai

Premessa

Comunità Etica nasce come associazione per costituire un contenitore all’interno del quale ospitare una nuova progettualità che si ponga come obiettivo principale la promozione di un nuovo modello economico e sociale basato su un’economia etica, circolare, consapevole, nel pieno rispetto della sostenibilità e della natura.

Comunità Etica si caratterizza per la volontà di voler tradurre in azioni concrete la propria visione economico-sociale e per indirizzare il proprio impegno in favore di chi è più svantaggiato all’interno dell’attuale modello economico: anziani, disabili, giovani, piccole imprese nei settori del commercio, artigianato, agricoltura, servizi. 

Articolo 1 – Destinatari del codice

Il presente Codice Etico è un documento approvato dall’Organo di Amministrazione Nazionale a cui dovranno uniformarsi tutte le sedi periferiche ed ogni persona che desideri associarsi al nostro circuito.

I principi e le disposizioni del Codice Etico sono vincolanti per tutti coloro che operano nell’ambito associativo a qualsiasi livello e in qualsiasi ruolo nonché per eventuali dipendenti e collaboratori,  anche temporanei e per ogni nuovo associato. Tutti questi soggetti in seguito sono definiti “destinatari”.

In particolare i componenti dell’Organo di Amministrazione Nazionale e di tutti gli organi periferici sono tenuti ad ispirarsi ai principi del Codice, nel fissare i propri obiettivi, nel proporre nuovi progetti, nonché in qualsiasi decisione o azione relativa alla gestione di ogni attività associativa.

I partners che si troveranno in relazione con Comunità Etica, eventuali dipendenti o collaboratori non subordinati e tutti coloro che a qualsiasi titolo intrattengano rapporti di lungo periodo con l’associazione, sono tenuti ad adeguare i loro comportamenti alle disposizioni del presente Codice.

Comunità Etica si impegna a divulgare il Codice Etico presso i destinatari mediante apposite attività di comunicazione.

Allo scopo di assicurare la corretta comprensione del Codice Etico, verranno predisposti e realizzati piani periodici di comunicazione volti a favorire la conoscenza dei principi e delle norme etiche contenuti nel Codice.

Articolo 2 – Rapporti con i collaboratori

Comunità Etica riconosce la centralità delle persone impiegate a tutti i livelli e a qualsiasi titolo quali protagoniste indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi programmatici e si impegna conseguentemente a valorizzare e sviluppare il proprio capitale umano, inteso quale fine e non mezzo.

Comunità Etica  rifiuta ogni forma di discriminazione, in particolare per motivi di razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali o politiche, impegnandosi a garantire pari opportunità  nell’ambito associativo.

Articolo 3 – Ambiente di lavoro

Comunità Etica si impegna a garantire la migliore tutela delle condizioni di lavoro al fine di salvaguardare la salute e l’integrità  psico-fisica dei dipendenti/collaboratori, nel rispetto della personalità  di ciascuno, assicurando che non vengano compiuti illeciti condizionamenti o indebiti disagi nei confronti di qualsiasi collaboratore.

Non sono ammesse molestie sessuali o altri comportamenti lesivi della dignità e della libertà delle persone.

Articolo 4 – Inclusione

Comunità Etica si impegna nell’ambito delle proprie attività e in ogni progetto che verrà avviato, a garantire una effettiva inclusione favorendo ove possibile l’inserimento di persone con disagi fisici ed economici. Ciò sia per quanto concerne la progettazione e realizzazione di strutture operative, che per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, garantendo ad ognuno la possibilità di esprimere e realizzare i propri talenti.

Articolo 5 – Beni dell’associazione

I Destinatari sono tenuti a utilizzare i beni e le risorse dell’associazione loro affidati in modo responsabile e con modalità  idonee a mantenerne il valore. E’ vietato ogni utilizzo di detti beni e risorse che sia in contrasto con gli interessi di Comunità Etica o sia dettato da motivi estranei al rapporto in essere con la stessa.

Articolo 6 – Prevenzione del conflitto di interessi

Comunità Etica agisce affinchè i soggetti che siano in qualunque modo coinvolti nelle decisioni non siano in situazione di conflitto di interessi.

Articolo 7 – Contabilità e controllo interno

Comunità Etica adotta elevati standard di pianificazione finanziaria e di controllo e sistemi di contabilità coerenti e adeguati ai principi contabili applicati a livello nazionale. I Destinatari si impegnano affinchè tutte le operazioni siano rappresentate correttamente e tempestivamente nella contabilità. Ogni operazione deve essere legittima, autorizzata, documentata, registrata e verificabile. Per ogni operazione è conservata agli atti un’adeguata documentazione di supporto dell’attività svolta, tale da consentire l’agevole registrazione contabile, l’individuazione dei diversi livelli di responsabilità, nonchè il necessario controllo.
Comunità Etica riconosce l’importanza primaria del controllo interno per una corretta gestione e per l’affidabilità e la credibilità dell’informazione sociale.
Comunità Etica si impegna a mantenere una efficiente funzione di controllo di gestione interno, che riferisca con puntualità all’Organismo di Amministrazione. I Destinatari sono tenuti a fornire supporto e collaborazione all’attività di verifica compiuta dal controllo di gestione.

Della contabilità dell’associazione viene redatta una versione sintetica e comprensibile a tutti che viene resa pubblica attraverso il sito web.  

Articolo 8 – Divieto di uso delle informazioni riservate

Ciascun Destinatario deve mantenere riservate le informazioni apprese in ragione dell’incarico o della funzione svolta che possano, qualora divulgate, recare pregiudizio all’Associazione.

Articolo 9 – Rapporti con gli associati e tra associati

Comunità Etica rivolge la massima attenzione ai bisogni di ogni singolo socio. E’ compito precipuo dell’Associazione programmare e gestire iniziative che favoriscano il benessere e il raggiungimento della felicità di tutti gli associati. Ogni iniziativa, di qualsiasi genere che venga proposta all’interno del circuito, dovrà essere approvata formalmente dagli organi preposti.

Nessun socio potrà farsi promotore di iniziative proprie o di terzi, tra gli associati. Nel caso un socio, ritenga di proporre prodotti e/o servizi o iniziative che possano riscontrare l’ interesse di altri soci, dovrà richiedere una preventiva specifica autorizzazione.

Nessuno è autorizzato ad esprimere giudizi personali su altri soci all’interno o all’esterno del circuito e tanto meno tramite i social.

Il rispetto per la dignità di ognuno, il principio di non colpevolezza fino a prova contraria, deve sempre essere alla base di ogni rapporto personale e associativo.

Pregiudizi basati su sentito dire, fatti passati, opinioni diffuse, sono banditi dal circuito associativo. Sia di esempio la citazione evangelica “scagli la prima pietra chi è senza peccato”

Ognuno va considerato e valutato per il suo comportamento una volta entrato a far parte del circuito e ad ognuno vanno offerti gli strumenti per poter realizzare la propria felicità.   

D’altro canto, l’associato che ritenga di aver subito un trattamento non conforme al presente codice, o che venga a conoscenza di fatti in contrasto con il presente codice, da chiunque fossero messi in atto, è tenuto a darne pronta informazione all’Organismo di Vigilanza e per conoscenza via mail al Presidente Nazionale. Sarà compito dell’Organismo di Vigilanza svolgere le verifiche del caso adottando i provvedimenti che riterrà più opportuni anche, se del caso, l’espulsione.

Articolo 10 – Convenzioni

Al fine di offrire sempre maggiori vantaggi ai propri associati Comunità Etica perfeziona convenzioni per la fornitura a condizioni vantaggiose di prodotti e servizi. Nello stipulare le convenzioni sarà data priorità, a parità di condizioni e qualità, a prodotti/servizi prodotti o erogati da soci.

Nello stipulare convenzioni, l’associazione si impegna affinchè vengano garantiti prodotti/servizi di alta qualità, sicuri ed affidabili sotto tutti i punti di vista, rispettosi dei valori associativi. Comunità Etica adotta un’etichettatura e una comunicazione che garantisca un’informazione corretta e adeguata.

Articolo 11 – Rapporti con i mezzi di informazione

I rapporti tra Comunità Etica  e i mezzi di informazione competono esclusivamente all’Organo di Amministrazione o persone a ciò delegate, e sono svolte in coerenza con la politica di comunicazione definita dall’Associazione.

Articolo 12 – Comunicazioni e informazioni sociali

Comunità Etica persegue i propri obiettivi sociali e realizza le proprie scelte strategiche assicurando a tutti gli associati  che tali obiettivi siano perseguiti e manifestati con la massima trasparenza e chiarezza.

Articolo 13 – Rapporti con le amministrazioni e le istituzioni Pubbliche

L’assunzione di impegni verso la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni Pubbliche è riservata esclusivamente ai soci preposti ed autorizzati, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili e non possono in alcun modo compromettere l’integrità e la reputazione dell’Associazione. Per questo motivo è necessario che venga raccolta e conservata la documentazione relativa ai contatti con la Pubblica Amministrazione.

Articolo 14 – Rapporti con le associazioni

Comunità Etica vuole essere un contenitore promotore di un nuovo modello economico-sociale. A tal fine è auspicata la collaborazione con altre associazioni purchè su obiettivi condivisi e coerentemente con i principi e gli obiettivi del Codice.

Articolo 15 – Rapporti con i fornitori e le controparti in genere

Ogni Destinatario deve evitare che interessi di carattere personale possano determinare la scelta delle controparti contrattuali ovvero influenzare il contenuto degli accordi con esse conclusi.
I processi d’acquisto e la stipula di convenzioni commerciali, sono disciplinati da apposita procedura interna, sono finalizzati alla ricerca del massimo vantaggio competitivo per gli associati di Comunità Etica e alla lealtà e imparzialità  nei confronti di ogni fornitore in possesso dei requisiti richiesti escludendo ogni forma di discriminazione.

La stipula di un contratto con un terzo deve sempre basarsi su rapporti di estrema chiarezza, evitando, ove possibile, l’assunzione di vincoli contrattuali che comportino forme di dipendenza verso il fornitore/partner contraente.

In dettaglio il delegato dell’Associazione  non potrà: ricevere alcuna forma di corrispettivo da parte di chiunque per l’esecuzione di un atto del proprio ufficio o contrario ai doveri d’ufficio o subire alcuna forma di condizionamento da parte di terzi estranei a Comunità Etica, e dalla medesima a ciò non autorizzati, per l’assunzione di decisioni e/o l’esecuzione di atti relativi alla propria attività  lavorativa e/o di collaborazione.

Il socio che riceva omaggi, o altra forma di beneficio, non direttamente ascrivibili a normali relazioni di cortesia dovrà assumere ogni opportuna iniziativa al fine di rifiutare detto omaggio, o altra forma di beneficio, ed informarne gli organismi associativi.

Articolo 16 – Fund raising

Comunità Etica nel cercare di raccogliere fondi, collabora con singoli individui, aziende, fondazioni, e pubblico ingenerale, per finanziare i propri progetti, che si tramutano  in un vantaggio per tutta la comunità e quindi merita sostegno. A tal fine, saremo scrupolosi nello sforzo di realizzare gli obiettivi dei donatori, di gestire prudentemente i fondi, e di utilizzare le donazioni per obiettivi chiari e controllabili dal pubblico.

Nessun socio potrà farsi promotore senza specifica formale autorizzazione di raccolte fondi.

Tutti i fondi raccolti in specifiche occasioni (serate, conferenze, manifestazioni, fiere, ecc) dovranno essere, a stretto giro, versati sui conti dell’associazione.

Di tutte le operazioni di raccolta fondi viene data pubblicità attraverso il sito web.

Articolo 17 – Vigilanza e segnalazioni delle violazioni

Al fine di favorire la piena applicazione del Codice, l’Associazione  provvederà  alla identificazione di un Organismo di Vigilanza che, provvederà anche a: monitorare costantemente l’applicazione del Codice Etico da parte dei soggetti interessati, anche attraverso l’accoglimento delle eventuali segnalazioni; segnalare eventuali violazioni del Codice; esprimere pareri vincolanti in merito all’eventuale revisione delle più rilevanti politiche e procedure associative, allo scopo di garantirne la coerenza con il Codice Etico; provvedere, ove necessario, alla revisione periodica del Codice; proporre o applicare idonee misure sanzionatorie in caso di violazione. Tutti i destinatari possono segnalare, per iscritto e in forma non anonima, ogni violazione o sospetto di violazione del Codice Etico all’Organismo di Vigilanza che assumerà i provvedimenti del caso garantendo la necessaria riservatezza dell’identità  del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.

Articolo 18 – Violazioni e sanzioni

Le violazioni del Codice possono determinare la cessazione del rapporto fiduciario tra Comunità Etica e il Destinatario. L’osservanza delle norme del Codice Etico deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni di ogni responsabile, a qualsiasi livello di Comunità Etica e di ogni socio.

L’Associazione si impegna a prevedere e ad irrogare, con coerenza, imparzialità ed uniformità, sanzioni proporzionate alle rispettive violazioni del Codice.

Articolo 19 – Interpretazione e segnalazioni

Per questioni relative a chiarimenti o interpretazioni del Codice, i Destinatari possono contattare l’ Organo Amministrativo Nazionale. Se un Destinatario desidera segnalare una  violazione del Codice deve rivolgersi all’Organo Amministrativo di zona e per conoscenza al Presidente Nazionale.

Il Codice può essere richiesto all’Organo Amministrativo Nazionale.

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